Autore: L.A. Witt
Lunghezza stampa: 283
Editore: Riptide Publishing
Lingua: Inglese
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*Successivamente a questa recensione è stata pubblicata una versione in Italiano. Ecco qui a seguire i dati*
Titolo: Statico
Lunghezza stampa: 258 pagine
Lingua: Italiano
Traduzione a cura di: Caterina Bolognesi
Edito da: Triskell Edizioni
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Trama:
Durante i due anni insieme, Alex ha sempre temuto il momento in cui Damon avrebbe conosciuto la verità: che Alex è un mutagenere, ovvero che appartiene a quella piccola percentuale dell’umanità in grado di cambiare sesso a piacimento. Grazie a un impianto che le è stato messo contro la sua volontà, però, Alex si ritrova improvvisamente statica, incapace di cambiare, nella sua forma maschile. Nel giro di una notte, si trova improvvisamente costretta a rivelarsi per ciò che è a un mondo che non tollera i mutagenere… e al suo fidanzato etero.
Damon resta senza parole nello scoprire che la sua ragazza è un mutagenere ed è spaventato a morte dai pericoli che l’impianto potrebbe farle correre. Si rifiuta di abbandonare Alex, ma che ne sarà della loro relazione? Damon è etero e poiché far rimuovere l’impianto è sia costoso che rischioso, Alex è bloccata nella sua forma maschile.
Derubato di metà della sua identità e costretto ad affrontare delle serie conseguenze, sia fisiche che sociali, Alex ha bisogno di Damon più che mai, ma non sa come poter fare funzionare le cose.
Specialmente se resterà statico per sempre.
Recensione:
Ho letto altri libri della Witt e, onestamente, non sono mai stati tra i miei preferiti. Static è stata una vera sorpresa, l’eccezione. Mi sono innamorata davvero di questo romanzo.
Tutto il libro si basa sulla possibilità che nel mondo esistano dei mutaforma anomali — che mi sono presa la libertà di ribattezzare in italiano “mutagenere” — che sono in grado di cambiare sesso a piacimento, da uomo a donna e viceversa. Alcuni si trovano bene in uno solo dei corpi e scelgono di vivere la loro esistenza quasi unicamente in una sola forma. Ma altri, in realtà la maggioranza, sia fisicamente che mentalmente sono l’esatta definizione di ciò che noi chiamiamo ermafrodita: la presenza, in un unico corpo, di un essere femminile e di uno maschile.
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