Bombora, di Mal Peters

AeP - Bombora

Autore: Mal Peters
Lunghezza stampa: 296
Editore: Dreamspinner Press
Lingua: Inglese
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Trama:

Dopo che una relazione disastrosa con un uomo sposato lo porta a perdere la sua famiglia e il proprio lavoro, Phelan Price finisce nella piccola cittadina, meta di surfisti, Cardiff-by-the- Sea, in California. È il posto perfetto per recuperare dopo un crollo nervoso e diventa persino buon amico di un surfista, Hugh, uno scrittore di racconti del mistero anche lui con la sua dose di demoni da esorcizzare. La vita non è perfetta, ma Phel sta cominciando a rimettersi in piedi. Ma poi fa ritorno l’amante che aveva cacciato, con il peso di un divorzio problematico, del quale si rifiuta di parlare, e getta il loro modo pacifico nel caos. Lo shock di Phel è completo quando l’uomo che sta cercando di dimenticare si presenta come il fratello di Hugh, Nate.

Per quello che riguarda Hugh, le cose non potrebbero andare meglio: Nate completa perfettamente la loro combriccola e il legame che si crea tra loro grazie al surf sembra essere forte. Ma è inconsapevole del fatto che, al di sotto della superficie, Nate e Phel condividono un passato oscuro che non avrebbe mai potuto immaginare, un’onda che rischia di trascinarli tutti sul fondo, consumandoli dall’interno.

Recensione:

Libro particolare, con molti pregi ma anche qualche difetto. La bella copertina me l’ha fatto notare e la trama me lo ha reso subito interessante. Mi aspettavo una piacevole e intensa lettura e sono stata parzialmente accontentata.

Lo stile dello scrittore è particolare: molto descrittivo, con pochi dialoghi e molti flashback. Tutto è raccontato in prima persona da tre diversi punti di vista, quello di Hugh, quello di Phel e quello di Nate, utilizzando il presente: ammetto che non è il mio stile preferito. Ho trovato la narrazione a volte confusa, persa spesso tra passato e presente, a volte forse eccessivamente discorsiva. Troppe le descrizioni e le riflessioni, tanto da farla diventare, in alcuni casi, noiosa.

Altro punto negativo, a mio avviso, è l’eccessiva ed esasperata inconsapevolezza dei personaggi. L’agire “al buio”, i segreti e le cose non dette sono il fulcro della vicenda, è vero, ma talvolta viene da chiedersi se l’autore non abbia calcato un po’ troppo la mano. Continua a leggere